Il professore di Charlotte Bronte

Titolo: Il professore

Autore: Charlotte Bronte

Editore: Fazi – Collana Le strade

Pagine: 298

Prezzo: eur 17.10 su IBS

Genere: narrativa classica

 

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

 

William, dopo essersi allontanato dagli zii per motivi familiari, cerca di riallacciare i rapporti con il fratello Edward.

Quest’ultimo è un facoltoso commerciante, titolare di un’azienda, da cui lui spera di essere avviato alla medesima professione.
Dopo un silenzio durato 10 anni tra i due c’è freddezza e distacco. Edward non ha nessun trasporto verso il fratello minore né umanità.
Ma William non è né indebolito né avvelenato da questo scostante atteggiamento.
La sua risposta è una:
“imperturbabile indifferenza”
Desideroso di giornate meno gravose, abbandona il nuovo impiego e parte per nuove terre.
Qui, sebbene titubante, accetta di insegnare in un rispettabile collegio maschile.
Il suo approccio, indulgente ma nel medesimo tempo fermo e risoluto, i suoi giudizi elastici ma inappellabili, gli permettono di essere subito apprezzato e rispettato dai suoi studenti anche i più ottusi.
In breve tempo William diventa docente anche nel collegio femminile accanto, gestito da Mlle Reuter.
Da acuto osservatore qual è, il professore inquadra immediatamente le alunne. Riesce con occhio attento ad intravedere al di là di un apparente innocenza dovuta all’educazione casta e controllata, un sottile strato di perversione.
Se ne accorge dagli sguardi, dagli ammiccamenti, da un sopracciglio alzato. Dal modo in cui vengono tenuti i libri capisce se una studentessa si applica o meno.
Da gesti impercettibili percepisce l’arroganza, l’aggressività, la falsa lealtà nascosta dietro visi angelici.
Dal suo punto di vista è circondato da persone banali, piene di difetti, e poco attraenti.
L’unica creatura che si sottrae a questo giudizio è inizialmente la direttrice del collegio. Mlle Reuter non è di particolare bellezza ma agli occhi del professore ha quel garbo, quella personalità e quella discrezione che durano per tutta la vita e che secondo lui sono i veri elementi da prendere in considerazione nello scegliersi una compagna.
Le giornate, tra dettati e letture, prendono una piega diversa con l’arrivo di un’alunna speciale: Francis Evans Henri
Giovanissima, riservata e desiderosa di imparare l’inglese per poter aspirare a una qualifica più alta, si fa subito notare per costanza e senso del dovere.
Ma c’è dell’altro che William percepisce ma non afferra .
I rapporti tra i due si evolvono lentamente. il professore sembra investito da una missione morale mentre l’alunna si mostra aperta al cambiamento che, per la poca stima di cui gode nella scuola, le è necessario.
La direttrice, inizialmente amabile e ben disposta, lentamente cambia atteggiamento con uno sguardo inquisitore, una curiosità dall’aspetto famelico, un’espressione severa.
Cosa sta tramando nei confronti del professore? Perché non accetta che nessuno si avvicini a lui smorzando qualsiasi tipo di confidenza?
Il destino metterà il professore davanti ad un bivio. Da una parte la professione, la certezza di un salario ma la sottomissione morale, dall’altra l’istinto guidato dal cuore.
Per una mente concreta come la sua la decisione non sarà facile
William è veramente un personaggio singolare. Il suo carattere, pacato e tranquillo, gli permette di presentarsi in qualsiasi contesto come un animale innocuo. Il suo acuto spirito di osservazione gli consente di essere sempre perfettamente consapevole delle persone che lo circondano.
La Bronte lo descrive in maniera fluida e mirabile rendendo i concetti senza tempo, perfetti per tracciare i contorni di un professore di qualsiasi epoca in grado creare quella sinergia fondamentale all’insegnamento.
“…un viso magro e irregolare, con occhi scuri e infossati sotto un’ampia fronte, un incarnato senza luce né attrattive, giovane sebbene non giovanile, non certo il tipo da conquistare il favore di una donna, certo non un bersaglio per le frecce di Cupido”
Il suo atteggiamento, così liscio e privo di sporgenze, non permette a nessun interlocutore di individuare le sue debolezze. Rimane costantemente un carattere da studiare, a cui si gira intorno senza riuscire ad afferrarlo.
È sicuramente un uomo equilibrato che riesce ad assorbire anche i più duri colpi della vita e lui stesso nel testo si spiega in maniera eloquente e perfetta:
“Ma l’uomo che conduce un’esistenza regolare e possiede una mente razionale non dispera mai. Perde i suoi averi-è un duro colpo-allora per un momento barcolla; Poi, scosse dall’intelligenza, le sue energie si adoperano per trovare un rimedio, e subito l’attività allevia il rimorso. Viene colpito da una malattia: sopporta pazientemente ciò che non può curare. Un dolore acuto lo perseguita, le  sue membra si contorcono e non sanno dove trovare pace: si appoggia alla ancora della speranza “
Una descrizione perfetta che permetta al lettore di inquadrare finalmente una figura così peculiare.
 Questa lettura è stata la conferma che nei classici c’è sempre una risposta. Volgere lo sguardo alla letteratura del passato è sempre terribilmente appagante. La prosa della Bronte è sublime, è un canto che suona le note dei sentimenti, è una poesia che esalta aspetti dell’umano talvolta dimenticati.
Riesce a cogliere minuzie elevandole a grandezza, riesce a costruire l’immagine di ciò che racconta utilizzando colori e suoni, sfumature.
Le sue parole sono melodiose, mai eccessive, ed è capace con una frase di rendere ciò che molti autori contemporanei riuscirebbero a fare solo con pagine e pagine
“Lo scrigno perfetto in cui sigillare tutte le mie riserve d’amore”
In questa riga c’è tutto quello che vogliamo intendere. C’è la capacità di cogliere la persona fin nella parte più piccola ma comunque importante della sua essenza. C’è la sensibilità di portare alla luce sentimenti, emozioni, in maniera mai pesante, mai ridondante, ma pulita e trasparente
C’è una profondità, un’abnegazione verso l’arte dello scrivere, una perseveranza nel cercare il modo perfetto per poter esprimere e rendere tangibile i personaggi che non sono così scontati e per questo non passano mai di moda.
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