Il libro dei mostri. Guida alla criptozoologia

Titolo: Il libro dei mostri. Guida alla criptozoologia

Autore: Rory Storm

Editore: Gremese

Pagine: 208

Prezzo: eur 18.52

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5
La prima cosa che colpisce del libro è la copertina che sembra foderata da una pelle di qualche strano essere vivente.
È particolarmente originale tutta l’impaginazione. Il testo è costruito come un diario con le pagine ingiallite dal tempo, foto, schizzi a matita, cartine. Si divide in aree geografiche, passando per tutti i continenti.
Per ogni area vengono presentati gli avvistamenti delle misteriose creature. Ciascuna è corredata da una scheda anagrafica, una descrizione dettagliata dell’aspetto e delle abitudini e le testimonianze.
Alla fine del libro è presente un glossario con i termini utilizzati, in più delle pagine dedicate alle domande frequenti e un elenco dei nomi tra i più conosciuti di coloro che come testimoni o come ricercatori fecero parte di alcune avventure.
Se alcune figure così come alcune descrizioni possono sembrare eccessive e surreali, altre invece gettano veramente il dubbio di poter credere che esistano angoli sconosciuti dove la natura e l’evoluzione della specie hanno fatto un corso diverso da quello che ci si aspetta generando degli esseri abominevoli, terrificanti, e forse anche innocui.
Un testo veramente sui generis che ripercorre in maniera meticolosa e dettagliata le scoperte più interessanti e più conosciute della criptozoologia.
Un movimento, questo, che studia l’esistenza degli animali nascosti e affonda le sue radici in un passato lontano.
La maggior parte delle fonti si raccoglie tra le dicerie delle tradizioni popolari. Raramente ci sono fotografie e ancor meno filmati. Il punto di partenza di ricognizioni, osservazioni e viaggi sono state però proprio quelle comunità che vivono ai margini e che sono più a stretto contatto con un mondo hai molti precluso.
Il testo è originale e molto coinvolgente.
Si può leggere con più o meno serietà a seconda della propria predisposizione ma comunque tiene una gran compagnia. Va posato sul comodino e sfogliato ogni tanto per poterlo gustare meglio.
Ci sono anche notizie molto particolari che sembrano dare risposta a interrogativi comuni come ad esempio l’origine del termine Yahoo oppure Hobbit.
Una guida che si basa su voci, leggende, e presunti avvistamenti. Richiama un lettore senza età che abbia la giusta sensibilità o leggerezza per poterlo apprezzare.
È inutile e anche difficile scendere nei dettagli. Se siete curiosi noi possiamo soltanto dirvi che ne vale la pena
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