I leoni di Sicilia. La saga dei Florio – Stefania Auci

Titolo: I leoni di Sicilia. La saga dei Florio

Autore: Stefania Auci. Siciliana nel sangue la Auci è molto legata alla sua terra che ama profondamente. Questo attaccamento le ha dato l’entusiasmo per ricercare nel passato le tracce della famiglia Florio riportandole alla luce con una saga che ha riscosso solo successi.

Editore: Narrativa Nord

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5

Paolo ed Ignazio Florio sono due fratelli che vivono a Bagnara in condizioni modeste.

Siamo nel 1799.

Paolo è sposato con Giuseppina ed hanno un figlio piccolo, Vincenzo. Ignazio non sposato vive con loro, non avendo famiglia dopo la morte dei genitori.

Una notte che sembrava come tante altre, mentre tutta la famiglia è al riparo da giornate dure e faticose, la terra a Bagnara trema.

Il terremoto.

La casa non cade, ma forse cadono le speranze di avere una vita dignitosa lì, in Calabria. La scossa di terremoto non scuote solo la terra, seminando panico e paura, ma scuote anche gli animi dei fratelli Florio e fa nascere nel loro cuore l’idea di vivere in condizioni migliori, il desiderio di prendere dalla vita qualcos’altro.

Decidono di lasciare la Calabria per andare a Palermo, città multietnica, all’avanguardia, frontiera di scambi, porto del mediterraneo e collegata al resto d’Europa. Lì si commercia, si scambia si odono altri idiomi, si conoscono altre culture, il mondo sembra più vicino.
L’inizio sarà difficilissimo.
Giuseppina lascerà il cuore a Bagnara, portando solo il suo corpo svuotato di tutto, anche di amore. Ma nulla servirà a contrastare le decisioni prese dai fratelli.
Arrivati a Palermo la realtà sarà ancora più spigolosa dell’immaginato.
Un piccolo negozio malandato e decadente sarà il punto vendita per le spezie, un tugurio buio, umido, freddo ed inospitale la loro abitazione.
Gli sguardi scettici dei palermitani, le chiacchiere dietro le spalle e il disprezzo saranno percepiti dai Florio in modo costante.
Ma loro possiedono qualcosa che gli altri non hanno, un fuoco che li anima e gli fa spingere lo sguardo sempre più lontano. Un orgoglio che li sprona a guardare oltre i comuni confini, un’ambizione che li trascina dove non sono mai stati, un’ audacia febbrile che li avanzare ad ogni costo.
Vogliono crescere, vogliono guadagnare, vogliono emergere e soprattutto vogliono un riscatto sociale.
Inizia per loro un’ ascesa vertiginosa fino a conquistare posizioni di potere e ricchezza. Dopo la morte di Paolo, Ignazio con la sua pacatezza, la sua diplomazia la sua lungimiranza riuscirà ancora di più a far emergere l’azienda, accumulando ricchezza e prestigio.
Questo è quello che si vede con uno sguardo superficiale e poco attento, questo è quello che vedono i palermitani dall’esterno, ma in casa Florio succede dell’altro.
Giuseppina diventerà donna infelice, dura ed arida; dopo la morte di Paolo, suo marito sposato senza amore continuerà a sopportare la vita non vivendola mai, mai si lascerà andare, mai saprà godere di quel benessere arrivato ormai in famiglia.
Con Ignazio si instaurerà un rapporto di confidenza, di sostegno e comunione di intenti, sopratutto per la crescita e l’educazione del piccolo Vincenzo, ma mai si concederà il tepore di una intimità desiderata e repressa, che forse l’avrebbe fatta vivere più serenamente.
Ignazio la ama in disparte, in silenzio, con prepotente senso di colpa presente fino alla fine dei suoi giorni.
Ma l’esplosione della famiglia sarà al culmine con Vincenzo che, crescendo, prenderà in mano l’azienda imparando tutto e forse anche di più dallo zio. Diventerà un uomo senza troppi scrupoli, pervaso dall’ossessione del potere, del denaro, del prestigio.
Il suo punto debole e anche di forza sarà solo Giulia, la sua donna, il suo porto sicuro, la sua certezza.
Ma il sentimento non basta, a volte e Vincenzo sarà condizionato e frenato da quella parte ambiziosa di sé che vorrebbe un matrimonio nobile, e questo lo tormenterà per molti anni.
Giulia sarà sempre al suo fianco, perché testarda. Lei  sente invece che il loro amore è inattaccabile.
L’ascesa dei Florio sembra senza limiti ma non è così, le loro origini di “facchini” e i loro soldi che “puzzano” di sudore gli saranno spesso ricordate con disprezzo dalla nobiltà palermitana e questo non farà che accrescere la smania di potere e di rivalsa di Vincenzo che vuole possedere, vuole comprare tutto, vuole dimostrare che il denaro tutto può.
Purtroppo spesso avrà ragione,prestando i suoi soldi a nobili rovinati, ai tavoli da gioco o finanziando i rivoluzionari, o dando la sua parola a garanzia di finanziamenti. Ma il marchio indelebile delle sue origini non si potrà cancellare, Vincenzo lo porterà come una ferita aperta nel suo orgoglio che lo rende ai suoi occhi un uomo incompleto, mutilato, lo renderà incapace di amarsi, sofferente ed insofferente, incapace di coltivare vere amicizie leali e sincere, avrà solo fedeli collaboratori impauriti.
La  sua anima sarà sempre nera e paludosa, una voragine senza fine che solo Giulia può percorrere.
Il romanzo esplora un’epoca cruciale, costellata di eventi straordinari per la nostra storia.
A assistiamo all’unità d’ Italia, lo sbarco dei mille, la rivoluzione sociale con la perdita dei privilegi dei nobili e la disfatta del soffocante potere borbonico; anche dal punto di vista commerciale arrivano stravolgimenti epocali,come la comparsa di macchine a vapore e le prime industrie.
Questo romanzo non è solo un racconto storico, è soprattutto il ritratto di un’epoca attraverso la storia di una famiglia realmente esistita.
È una meravigliosa ed unica storia d’amore. E’ un’analisi di sentimenti umani, descrizione di una Palermo che fa innamorare. E’ assaporare il dialetto siciliano, vivere un raro esempio di imprenditoria, di coraggio, di audacia e di innovazione
E’ un vero Romanzo.
I personaggi sono  così vivi e  reali che il lettore se li porta dentro. Impossibile non pensare a Vincenzo dopo aver chiuso il libro ed aver voglia di farlo ragionare. Difficile non voler consigliare a Giuseppina di essere più morbida. Complicato non aver la voglia di prendere Giulia e dirle di scappare lontano per difendersi da tutti.
Questo racconto ci ha restituito il significato pieno di romanzo. Il gusto del narrare, semplicemente raccontare e far vivere il lettore in quella  realtà che l’autore ci mostra.
Ci ha ridato il gusto della lettura.
Con maestria l’autrice, prima di ogni capitolo, scrive un piccolo sunto dei fatti storici che ancor di più ci fanno immergere nell’epoca, tutto impreziosito da piccoli intarsi dialettali che danno forza e colore al racconto.
Bellissimo davvero, dirompente, coinvolgente, commovente, aspettiamo con ansia e trepidazione il secondo volume.
Consigliato a chi ama le saghe familiari, la Sicilia, le storie vere.  A chi cerca una narrazione completa di tutto, scritta bene e scorrevole. Adatto ai lettori che cercano nei romanzi l’equilibrio degli elementi e che sfogliano l’ultima pagina con un senso latente di nostalgia.
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