Estratto da Un’amicizia di Silvia Avallone

“Non mi stupì, ci ero abituata. Sapevo che una madre conteneva due estremi e passava dall’uno all’altro senza preavviso. E tu potevi odiarla finché volevi, ma poi arrivava sempre la necessità fisica di farti abbracciare e accettare. Tu irrisoria e lei gigantesca, una disparità incolmabile che in certi casi – come è avvenuto per me e Beatrice – ti compromette la vita.”

A parlare è Elisa, la voce narrante di uno dei romanzi più belli letti negli ultimi anni: Un’amicizia di Silvia Avallone.

La storia di tanti sentimenti, tanti legami che vengono a galla e irrompono con il loro passato e la loro ineluttabilità.

Una storia che ha tante sfaccettature, che tocca tante corde dal legame il cui nome è invocato dal titolo stesso del libro alla maternità, dal ruolo della donna a quello dell’amore.

Meraviglioso inno alla vita, non rinunciateci

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