Estratto da Pranzi di famiglia di R.Petri

“Una cosa sola lo erano stati quando non c’erano ancora i figli di mezzo a tenerli separati, quando il tempo era tutto loro e sembrava tanto, quasi d ‘avanzo. Per questo un uomo e una donna pensano di fare un figlio, perché non ne conoscono la bocca grande che si mangia tutto, quella fornace in cui si finisce dentro, quella centrifuga che espelle il tempo e che tutto condensa in giornate brevi che finiscono e ricominciano una uguale all’altra. “

di Romana Petri
Una storia familiare di sentimenti, dolori e perdite,  una storia in cui la famiglia a volte pesa e sembra solo una zavorra che appesantisce vite già sofferenti, ma anche una storia di amore fraterno e legami profondi irrinunciabili, che si rivelano  poi l’unica cosa davvero importante che nutre gli animi umani.
Una lettura necessaria soprattutto dopo aver letto “Ovunque io sia“, sempre della stessa autrice, in cui la storia ha inizio.
La cornice è una una Lisbona malinconica, affascinante, lenta un po’ pigra ma assolutamente magnetica.
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