Estratto da La ricamatrice di Winchester – T.Chevalier

“Certo mi son di aiuto e sono grata alle ricamatrici perché mi hanno offerto la possibilità di lasciare una traccia di me, piccola ma destinata a durare nel tempo. E sono contenta di creare oggetti che rendono la vita più comoda agli altri. Ma è questo che ci si aspetta da noi donne, no? Dobbiamo dare, dare e aiutare gli altri, qualunque sia il nostro stato d’animo.

È stancante e ingrato, a volte .”

di Tracy Chevalier.
Attraverso la storia di Violet veniamo trascinati a Winchester, negli anni 30, in un’Inghilterra ancora maschilista e chiusa nei pregiudizi, ma già con alcuni segnali di rivalsa femminile.
Il circolo delle ricamatrici porta la protagonista ad imparare il ricamo, a creare qualcosa che andrà oltre la sua esistenza, a stringere amicizie con cui condividere segreti, e a conoscere Arthur, il campanaro garbato è gentile.
Una storia delicata ma profonda, un romanzo che fa bene al cuore.
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