Estratto da Foglie cadute di Wilkie Collins

      • “Ah povero me! Un’altra Foglia Caduta!”.

Sapevo a chi si riferiva. Quelli che fanno solo buchi nell’acqua nella lotteria della vita, quelli che hanno sgobbato tanto per raggiungere la felicità e non hanno raccolto che dispiaceri e delusioni, quelli soli e senza amici, feriti e smarriti: sono queste le persone che il nostro buon anziano chiama Foglie Cadute. Piace anche a me quel modo di dire. È una maniera garbata per riferirsi alle creature infelici del mondo.

Estratto da:
Foglie cadute di Wilkie Collins
Un romanzo avvolgente che cattura il lettore dalle prime pagine.
Amelius viene da una comunità cristiana dell’Illinois, è un animo puro e trasparente che presto verrà in contatto a Londra con la famiglia Farnaby.
Il capofamiglia è esattamente il suo opposto. Spietato, calcolatore e cinico ha un passato segnato da azioni vergognose, la moglie invece nasconde un segreto doloroso che la tormenta profondamente.
Amelius per la sua natura compassionevole rimarrà incastrato tra le richieste della signora Farnaby e la disonestà di suo marito, anche se il suo cuore verrà presto rapito dall’amore per la giovanissima figlia di loro.
Gli elementi ci sono tutti, personaggi ben caratterizzati, trama intrigante, ambientazione affascinante e soprattutto una scrittura superba.
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