Dracula di Bram Stoker

Titolo: Dracula

Autore: Bram Stoker

Editore: Mondadori – Collana draghi

Pagine: 540

Prezzo: 23.75 eur

Vi abbiamo messo il link nel titolo a una tra le edizioni più belle in circolazione, illustrata.

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥/5

 

Jonathan, giovane legale inglese, per potere risolvere una pratica di compravendita è costretto ad andare in Transilvania, ospite del Conte Dracula, con il quale deve concludere l’affare.

 Già durante il suo viaggio il giovane è pervaso da una sottile inquietudine che aumenta a causa degli sguardi muti ma eloquenti scambiati tra i suoi compagni di viaggio dopo che hanno conosciuto la sua destinazione, e ancora maggiormente dopo aver ricevuto anche  regali non richiesti , che sembrano indispensabili amuleti protettivi.
Anche le parole di conforto lo lasciano perplesso, ma non può far altro che raggiungere la sua destinazione, tra nebbie e lupi.
Arrivato al castello Jonathan ha solo conferme che ci sia qualcosa di innaturale nel conte anche se non riesce bene a capire cosa. Sicuramente il suo aspetto orrido ed elegante, con le sue labbra rosse, i suoi denti più aguzzi del normale, i suoi modi gentili ma bizzarri e  le sue abitudini anomale lo fanno insospettire-
Il conte non si siede mai a tavola, non si fa vedere con la luce, vive in un castello disabitato e diroccato, struscia lungo i muri e non teme i lupi.
Il senso di inquietudine aumenta notevolmente, in maniera lenta ma costante, per arrivare al culmine quando il giovane incontra tre bellissime donne, voluttuose, ammaliatrici, ma desiderose del suo sangue.
Jonathan ora si rende conto di trovarsi in una realtà macabra e raccapricciante, e sopratutto capisce di essere prigioniero senza scampo.
Raggiunto il culmine della tensione il racconto si sposta improvvisamente su un altro piano narrativo ed in un ‘altra ambientazione. Siamo vicino Londra, in una piccola cittadina tranquilla e luminosa, Whitby, dove Mina, la fidanzata di Jonathan è andata a trovare una sua cara amica, Lucy. In coincidenza del suo arrivo, iniziano ad accadere strani fatti, tra i quali una strana malattia della stessa Lucy.
Viene chiamato il dottor Seward che non riesce solo con la scienza a fare una diagnosi e fa così appello al suo Maestro, suo insegnante, il professor Helstein. Egli è uno studioso, uno scienziato che attinge anche a credenze popolari, storie dimenticate. Senza remore sostiene che Lucy è stata morsa da un vampiro.
Dopo il primo momento di sgomento, terrore, ed incredulità, inizia  così la caccia al Conte Dracula, per mettere fine alla diffusione del male. Il professor Helstein, il dottor Seward e Jonathan inizieranno un piano di attacco.
Non sarà semplice anticipare e prevedere le mosse del conte, ma grazie alle conoscenze del professore, alla scienza del dottore e alla forza di Jonathan il vampiro sarà catturato. La cattura avverrà più per lo scattare di una trappola costruita su intuizioni, per una sfida psicologica tra il conte e la squadra, che per l’uso della violenza fisica.
Una bellissima lettura attraverso la quale Stoker ci invia numerosi messaggi.
Il più evidente è l’estrinsecazione della lotta tra il Bene ed il Male, e la sconfitta del Male attraverso strumenti puri ed universali: l’amicizia leale e sincera che si instaura tra il professore, il dottore e Mina; la lealtà e la sincerità dei loro rapporto; l’amore vero tra Mina e Jonathan.
Il male assoluto è rappresentato dal Conte Dracula, oscuro, ambiguo, bugiardo, malvagio e senza scrupoli. E’ rozzo e i suoi pensieri sono grossolani, i suoi discorsi mediocri e limitati.
Il male in lui è totale, non ha crepe, non ha debolezze, non ha zone fragili per un margine di redenzione o pentimento, lui ha la percezione solo di sé stesso e dei suoi bisogni. È il Male e basta.
Più volte l’autore si sofferma anche su i suoi tratti somatici con attenzione e dovizia di particolari come a cercare conferma da questi della sua malvagità.
Sta nascendo la criminologia moderna, e lo studio della psiche dei criminali attraverso i tratti del viso, la forma del cranio, la distanza tra gli occhi. Stoker probabilmente ne è influenzato, così come risente anche dell’inizio dell indagine  poliziesca con fatti, indizi e deduzioni, dando spesso tale impronta ai dialoghi tra i protagonisti nella loro ricerca del Conte.
L’autore ci parla anche di molto altro, ci parla della condizione della donna anche se indirettamente.
La dolce Mina incarna una figura ideale, obbediente, sottomessa, devota al proprio marito e dedita ai doveri familiari che vengono prima di ogni cosa anche di sé stessa.
La donna è vista come un essere fragile che va protetto, e che non può essere partecipe ad un mondo esclusivamente maschile. Così Mina non può prendere parte alla caccia al vampiro, perché non ritenuta abbastanza forte, anzi lei stessa si tira indietro, rimanendo in un ruolo marginale.
In più passaggi ci è venuta voglia di etichettare Stoker come un vero maschilista, ma forse sarebbe stato un giudizio anacronistico, un giudizio dato con occhi attuali. Stoker non era un maschilista, ha descritto solo la vera ed attuale situazione delle donne così com’era.
Aspetto forse ancora più accentuato la sua profonda religiosità. Irlandese, cattolico, egli crede fortemente nel potere della fede, unico strumento di redenzione, unica luce indispensabile per condurre una autentica esistenza.
Un classico che ha dato vita ad un filone di film, fumetti, videogiochi, storie e fiction e che ancora oggi viene preso come fonte di ispirazione.
Racchiude il ritratto dell’epoca in cui il male presente nella società, il male di una Londra con il suo ambiente urbano pericoloso e squallido, viene stigmatizzato e riassunto in un unico personaggio.
Un classico che esplora un mondo oscuro e soprannaturale, dando corpo al filone del romanzo gotico, iniziando il genere horror che ancora oggi ci affascina e ci cattura.
A tratti lento e prolisso, ma che fa di queste due caratteristiche un punto di forza dando spazio così allo studio dei personaggi, alla loro caratterizzazione, e alla loro capacità introspettiva.
Insomma un classico da leggere e da far leggere anche ai nostri ragazzi, appassionati di vampiri ma che spesso ne ignorano l’origine letteraria.
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