Dove aspetta la tempesta : Carla Marcone

Titolo: Dove aspetta la tempesta. Un pirata sulla rotta di Calico Jack

Autore: Carla Marcone

Editore: Scrittura&Scritture

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥♥/5

 

 

Hey è un bambino che vive nella miseria. Fa un lavoro massacrante in una locanda dove riceve più calci che soldi. Hasim è il suo miglior amico, anche lui povero e solo.

I due però, proprio nella disgrazia si sono conosciuti e sono diventati inseparabili. Ciò che più gli manca, l’amore come il calore umano, si è trasformato nel collante di un’amicizia solida.

Hey vive in una catapecchia miserevole con la madre Mary, che non lo ha mai amato. La donna ha un passato di sogni infranti e di umiliazioni. Da piccola, messa a servizio, è cresciuta calpestando tappeti preziosi, ha camminato tra mobili di prestigio, ha respirato il profumo della ricchezza ed ha iniziato a sognare. Questo è stato il suo errore, credere di poter diventare qualcun altro.

“…il desiderio di diventare una Lady ubriacò Mary  di nobiltà, tramutandosi in un tarlo, un’ossessione”

Mary diventa vittima dei suoi sogni e della famiglia Harlinton, dove un padre assente non ha limiti morali ed una figlia meschina trama trappole sulla pelle di innocenti. Nessuno immagina che anche un animo semplice ed ingenuo può trasformarsi in una bestia rancorosa e cattiva che vede nella vendetta il solo antidoto al veleno dell’ingiustizia che si porta dentro.

Ormai Mary è una donna dagli occhi opachi, dalla pelle appassita. E’ vestita di inquietudine, armata di vendetta. Il suo sorriso pazzo è duro, nervoso, il suo sguardo perso tra realtà e delirio.

Hey sente sul cuore tutto il rancore della mamma, una figura che dovrebbe amare e non rinnegare il proprio figlio. Gli brucia l’amarezza di non essere morto al posto del gemello. E’ un dolore continuo che non lo abbandona come una pioggia e quando diventa tempesta, vorrebbe farla finita e non esistere più. Proprio in quei momenti, una mano lo ferma, una parola lo incoraggia. Hasim lo salva.

“La pioggia è passata come è venuta. Si è ritirata dentro le nuvole portate via dal vento, lontano, in mare, oltre l’orizzonte, lì dove i vecchi in paese, raccolti intorno al fuoco, nelle sere buie e fredde d’inverno, raccontano aspetti la tempesta”

Un giorno al porto attracca una nuova imbarcazione, metafora di piccole ruberie e furtarelli interessanti. Si tratta della Royal Navy, una veloce e manovrabile nave da combattimento al comando del capitano William Kidd, il corsaro.

Un incidente si trasforma nel capro espiatorio di una comunità ridotta a brandelli che si avventa contro il colpevole, assetata di sangue. Hey è uno straccio strizzato, svuotato di tutto. Neanche più le lacrime gli sono rimaste. L’unico modo per salvarsi è salpare con Kidd.

Saluta Hasim da un nascondiglio di cui ignorava l’esistenza, dove un vecchio morente giace in terra miseramente . Non si volta indietro ma promette che farà ritorno, non sapendo che lo sguardo di quel malato è legato a lui dalla nascita.

Gli anni in mare passano. La vita non è semplice. Hey cambia nome, rimane sempre in disparte per nascondere un segreto che si porta dietro sin da piccolo e che lo comprometterebbe per sempre. Kidd lo prende in simpatia ma questo rende più complicati i rapporti con il resto dell’equipaggio, roso dall’invidia.

Le traversate non vanno come dovrebbero. I soldi finiscono così come la speranza di trovare tesori perduti. Il capitano non si fa scrupoli a  rompere accordi e regole, con cui però deve presto fare i conti.

Golia, inizialmente temuto nemico, mostra una sensibilità fanciullesca inaspettata, regalando a James (non più Hey) la salvezza.

Ancora mare, ancora saccheggi.

Poi una nuova amicizia ed una svolta sulla terraferma. Una parentesi troppo bella per durare ma che ha portato più tranquillità e riflessione nell’animo del giovane Hey. E’ ora di tornare a casa, sono passati diciannove anni.

Nulla è cambiato nel suo paese. Le catapecchie sgangherate, le strade sporche, la miseria. Hey deve incontrare il suo passato, la madre. Deve ritrovare Hasim.

Il destino metterà una nuova figura sul cammino del nostro giovane e tenace protagonista. Un personaggio che si fregia di una bandiera nera con un teschio dalle tibie incrociate: il pirata Calico Jack.

Con lui tanti altri incontri ed avventure, lacrime e gioie. Una nuova e preziosa amicizia, Anne Bonny,  sbocciata da improperi e strilla.

La storia è liberamente ispirata alla vita di pirati realmente esistiti cui la Marcone, con estrema sapienza, mescola personaggi inventati che ci trasmettono lo spirito dell’epoca.

La trama è terribilmente avvincente nonché ricca di colpi di scena. Con uno stile che già abbiamo amato nel libro  Teresa Filangeri. Una duchessa in un mondo di uomini, la Marcone ci fa immergere totalmente nella storia. Con la sua innata capacità di rimarcare un odore, un’immagine o una sensazione attraverso metafore, ridondanze e simbolismi, ci fa vivere sulla pelle quello che scrive come fosse una realtà cui apparteniamo.

La vita di Hey, così pregna di dolore e sofferenza, è volta costantemente al riscatto. Le ferite che il destino gli infligge lo inginocchiano solo per un momento. Lui va avanti, con lo sguardo verso un orizzonte lontano. Uno spirito dalle mille forme, dalle inesauribili risorse. Hey con lo sguardo feroce che serve in guerra, con la pelle solcata dalla salsedine come chi vive in mare, con il groppo in gola di chi perde una persona cara, con lo sguardo devoto come un fedele discepolo.

La penna della Marcone sembra tracciare parole che non passano per la testa ma che vengono direttamente dal cuore. Sono parole sentite emotivamente, messe su carta per regalare al lettore immagini, realtà, mondi che altrimenti non potrebbe vivere.

Ci descrive magistralmente la miseria nei suoi odori, nel suo sapore, nelle sue vittime la cui anima è ridotta in macerie e, come una fenice, da questa cenere la scrittrice fa emergere la forza dell’amore, della vita, della speranza, con una voce tutta al femminile.

Ancora una volta ci ha donato un libro prezioso che consigliamo a tutti. Agli amanti delle storie di avventura, dei misteri e dei tesori. A chi cerca un contenuto reale, romanzato con maestria. Adatto a chi vuole restare seduto con lo sguardo verso l’orizzonte in attesa di una tempesta imminente.

 

 

 

 

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