Casa Tynford di Natasha Solomons

Titolo: Casa Tyneford

Autore: Natasha Solomons. E’ un’autrice inglese di romanzi, tradotti in numerose lingue e spesso ai primi posti delle classifiche del New York Times. Lavora anche con il marito David – scrittore per bambini – come sceneggiatrice.
Natasha ama passare il tempo nel suo giardino ad ammirare le rose e guardare tristemente le erbacce.
Tra i suoi libri: Un gentiluomo perfetto (Frassinelli, 2010), Il marito scomparso (Sperling&Kupfer, 2013), I Goldbaum (Neri Pozza, 2019) e Casa Tyneford (Neri Pozza, 2020). Fonte IBS.it.

Traduzione: Stefano Bortolussi

Editore: Neri Pozza – 2020

Pagine: 413

Prezzo: 17.10 eur

 

  • Copertina: ♥♥♥♥♥/5
  • Storia: ♥♥♥♥/5
  • Stile: ♥♥♥♥♥/5

1938.

Elise Landau è una giovane ragazza ebrea, vive a Vienna con la sua famiglia.

Anna e Julian sono i suoi genitori, lei musicista di successo, lui scrittore.

Elise vive tra agi e cultura e ancora non sa che la sua vita dorata andrà in frantumi. I bei vestiti, i gioielli, le feste e la sua serenità svaniranno di colpo.

Presto con l’inizio del nazismo sarà costretta a fuggire in Inghilterra, lasciando la famiglia e a cercare lavoro come cameriera.
Lo troverà nel Dorset, a Tyneford House, presso la nobile e ricca famiglia Rivers.
L’inizio sarà difficoltoso per Elise, soprattutto per la lingua, ma molte cose cambieranno con l’arrivo di Kit, il giovane figlio del padrone.
La speranza di Elise di avere una esistenza felice, di riabbracciare la sua famiglia, sarà sempre viva dentro di lei, ma a volte il destino percorre sentieri tortuosi.
Un romanzo che ci fa ripercorrere un periodo storico vicino nel tempo ma lontano dalla memoria, un periodo in cui essere ebreo significava avere paura e non avere libertà di vivere; un romanzo sulle vite spezzate dalla guerra, sulle esistenze magari solo  graffiate, ma comunque  sfregiate per sempre.
Un libro sui cambiamenti forzati dalla guerra, sull’impossibilità di scelte, sulle voragini affettive create dai distacchi, sulla difficoltà a conservare la propria dignità, sulla rinuncia ai sogni di sempre, sui desideri rimasti irrealizzati.
Un affresco malinconico e struggente del Dorset, la regione inglese in cui i marosi si infrangono con violenza sulle scogliere ed il vento muove vorticosamente le nubi.
Uno scenario affascinante in cui Tyneford House è la maestosa protagonista che mantiene la sua signorilità anche con i finestrini oscurati, in cui la servitù impeccabile serve il tè e lucida l ‘argenteria sotto il rombo degli aerei militari.
Una lettura molto piacevole, scorrevole, ed avvolgente, una storia d’amore, ma non solo, una storia di rinunce e perdite, un romanzo da leggere.
Unica perplessità sull’epilogo, inaspettato e forse a nostro avviso un po’ forzato che smorza leggermente la bellezza del romanzo.

 

 

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