Cari lettori,
l’ultimo caffè dell’anno lo prendiamo in compagnia di una lettura delicata, rimanendo nella nostra comfort zone.
Cassandra, l’amata sorella di Jane Austen, ormai matura torna nel vicariato di Kintbury, dove ha vissuto una parte della sua giovinezza.
Si reca in visita a Isabella, una amica di vecchia data con la quale ha condiviso una parte della sua vita.
Ma il ritorno in quei luoghi fa riaffiorare in lei antichi sentimenti, dolori che sembrano assopiti e tanti ricordi legati soprattutto a Jane che ora non c’è più.
Ripercorrendo la sua vita, Cassandra ci regala un ritratto di Jane fresco e spontaneo.
Svestita dal peso di essere solo una famosa scrittrice, diventa una ragazza semplice e straordinaria allo stesso tempo, una ragazza animata dal desiderio irrefrenabile di scrivere, dotata di una ironia tagliente, caratterizzata da una perspicacia acuta che modernamente e criticamente ha saputo analizzare la società in cui viveva.
Così la vediamo scrivere fittamente e leggere le sue opere alla sua famiglia, ignara del seguito che avrebbero avuto, oppure la vediamo passeggiare in quella brughiera tanto amata che sarà fonte di ispirazione per molte pagine di vera poesia.
Jane come la sorella Cassandra ha vissuto con il “fardello” di non essere sposata, ma sfidando le convenzioni a testa alta ne ha fatto un vanto.
Una lettura che ci mostra la nostra amata Jane non come una protagonista, ma come ragazza del suo tempo, a tratti difficile e faticoso, soprattutto per una donna intelligente che non ha voluto realizzare sé stessa attraverso un uomo.
Una lettura consigliata per immergersi nell’universo intimo e delicato di una autrice che mai smetteremo di amare.