Bentornato Patrick McGrath e La lampada del diavolo

Autore: P.McGrath
Editore: La nave di Teseo
Pagine: 272
Prezzo: eur 18.05 su IBS
  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 4♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

Piccoli baffetti, un naso adunco. Lo sguardo pesante su un’uniforme lorda e consunta.

Questa è l’immagine di un uomo che nella vita ha commesso grandi atrocità, per 40 anni, aggrappato ad una dittatura che la storia ha già condannato.
Francis McNulty, anziano vispo e acuto, ne è perseguitato.
Lo spettro che gli appare torturandolo non è altro che quell’insieme di ricordi e immagini indicibili che la guerra gli ha lasciato sul cuore.
Le visioni che lo tormentano, gli sguardi preoccupati ed increduli dei familiari, la fatica di restare credibile e razionale sono il prezzo da pagare per un segreto che da anni lo logora, un evento di viltà ed egoismo che non lo lascia in pace.
Francis si deve perdonare, deve accettare la sua debolezza, quel gesto antico che si porta dietro da una vita e che è comunque terribilmente umano, lungi dall’essere diabolico come pensa lui. Finché non avrà lasciato andare la sua colpa i fantasmi del passato saranno lì vicino o dentro al suo letto a perseguitarlo.
A metà tra un diario e una confessione, questo romanzo è la storia di un anziano veterano di guerra che rivolge al lettore il racconto delle sue giornate da quando una presenza inquietante lo perseguita.
Con tono leggero, a tratti ironico, Francis parla con estrema franchezza, sdrammatizza la vecchiaia, ridicolizza gli acciacchi e si infastidisce per il tempo che gli scivola via senza tregua.
Dice di sé:
“…decrepito accroccho di bastoncini e giunture”
È un protagonista a cui non ci si può non affezionare e verso il quale si nutrirà il dubbio fino alla fine se sia presente a sé stesso oppure no.
Abbiamo incontrato un McGrath molto diverso se pensiamo a romanzi precedenti quali Follia, Martha Peake, Spider dove l’atmosfera è molto più cupa e il contenuto delle storie di taglio psicologico.
Ha mantenuto sicuramente grande capacità narrativa, fluidità, magnetismo ma il genere in questo libro è completamente diverso.
Una lettura intrigante, spassosa e capace  di chiamarti a sé quando la metti in pausa ma ci piace più il McGrath dei vecchi tempi.
Qui c’è stato un indiscusso piacevole intrattenimento ma nei romanzi passati c’era molto ma molto di più.
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