Basil di Wilkie Collins

Titolo: Basil

Autore: Wilkie Collins

Editore: Fazi

Pagine: 350

Prezzo: eur 19.00 su IBS in brossura

 

  • Copertina: 5♥ su 5
  • Storia: 5♥ su 5
  • Stile: 5♥ su 5

 

Basil è un giovane rampollo di una importante e ricca famiglia di Londra.

La sua strada sembrerebbe semplice.
Figlio prediletto del padre, per il suo buon carattere, al contrario del fratello, amato a dismisura dalla sorella Clara, sembra avere davanti una vita spianata e felice.
Un incontro casuale con una donna segnerà invece la sua vita.
Per caso su un omnibus Basil incontrerà una ragazza, e si innamorerà perdutamente di lei al primo sguardo.
Accecato e guidato da un furore cieco e irrazionale cercherà di conoscerla per poter iniziare a corteggiarla.
Ci riuscirà, ma presto si renderà conto che essendo lei la figlia di un commerciante di stoffe, il loro amore sarà impossibile.
L ‘incolmabile differenza sociale mai permetterà a Margaret, la ragazza, di essere accettata in famiglia.
Basil appena presa coscienza di questa impossibile realizzazione, cade in una sorta di trance per effettuare una serie di scelte concatenate, senza ritorno che lo condurranno su un baratro portandolo alla totale rovina, trascinando con sé anche altre esistenze.
Ignaro delle conseguenze, ingenuo, credendo solo nell’amore, vedendo la ragazza solo con lo sguardo trasfigurato dal sentimento che prova,  la sposerà di nascosto.
Margaret è senza scrupolo, desiderosa solo di fare un matrimonio a suo vantaggio, completamente disinteressata al sentimento di Basil.
E’ crudele, vuota, cinica, vanitosa e frivola, farà a pezzi la sua vita, e non solo.
E cosa accadrà a Basil? 
L’amore si impadronisce di lui completamente, lo acceca per poi farlo camminare, cadere, inciampare in scelte e comportamenti che porteranno ad una dolorosa esistenza.
L’amore, quel sentimento strano, inafferrabile, indomabile e capriccioso, che si insinua dentro senza che nessuno cerca o invoca,  che domina e comanda, che stordisce e distorce per indurre a comportamenti sconosciuti, che stravolge e che mina l’anima, la corrode, la plasma.
Ma questo romanzo non è solo una storia d’amore.
L’autore attraverso questa vicenda, in cui dilata il sentimento, lo estremizza, lo distilla lasciandone solo la potenza distruttiva, riesce a parlare anche di altro e soprattutto riesce perfettamente ad analizzare la società del tempo.
Così troviamo il sentimento intenso  di devozione della sorella Clara,  tipicamente femminile, che sembra equilibrare  l’irruenza del padre o la smodatezza del fratello.
Troviamo la meschinità del padre di Margaret, la sua falsità e frivolezza.
Wilkie Collins gioca con i colori dell’anima, come un pittore con le sue tinte, ama contrapporre caratteri stridenti tra loro in modo che l’uno esalti l’altro, ama mescolare temperamenti dando vita a personaggi vivi e reali.
L’analisi della società del tempo è spietata e chirurgica, tanto da far sì che la rigidità delle classi sociali sia il motivo portante del romanzo.
Il disonore che il padre  di Basil deve affrontare è insormontabile, va ben oltre l’amore filiale, il perdono  è inconciliabile con l’affronto subito.
Wilkie Collins con la sua scrittura fluida, avvolgente ed elegante sa creare un mistero continuo nel racconto che tiene sulla corda il lettore fino alle ultime pagine, in continua attesa di eventi che possono o non accadere.
Questo autore è attento e sensibile ad ogni sottigliezza dell’anima umana, le registra e le descrive con minuziosa precisione, in modo da travolgere il lettore e  renderlo  partecipe, fino a trascinarlo  in un vortice che lui stesso crea.
Un romanzo questo, forse tra i meno noti, ma che merita invece importanza ed attenzione, e che assolutamente non ci ha deluso.

 

 

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