Addio, Mr.Chips! di James Hilton

Autore: James Hilton.
Editore: Graphofeel
Pagine: 182
Prezzo: eur 16.00 sul sito della CE
  • Copertina: 5♥/5
  • Storia: 5♥/5
  • Stile: 5♥/5
1870

Brookfield è una scuola come tante. Non si annovera tra le migliori ma da lì sono usciti professionisti di tutto rispetto.

Sono vecchi edifici, accentrati attorno ad un cortile quadrato.
La mediocrità di questo collegio si riflette in quella dei suoi docenti.
Mr Chipping vi è stato assunto giovane e lì ha terminato la sua carriera. Onesto, ligio, puntuale si ma non brillante da poter ambire a ruoli importanti.
In pensione vive di fronte alla scuola, affittuario della Signora Wickett, anche lei un tempo impiegata nel collegio. Le ore della giornata sono scandite dalla campanella delle lezioni, le chiacchiere sono ricche di ricordi comuni di studenti d’altri tempi.
Eppure, dietro questa normalità c’è un uomo che intere generazioni ricordano con affetto e stima.
Come si fa a non affezionarsi a Mr Chips? Tradizionalista, pacato, schietto ma mai rude, intelligente ma non saccente. Un uomo semplice, senza malizia.
Un professore che si è scontrato con cambiamenti che non poteva accettare. La scuola come industria della cultura, l’insegnamento che si deve adeguare ai nuovi modelli, lo stravolgimento dei contenuti per lasciare spazio a quelli più in voga.
Il titolo della novella, prima di essere un commiato è una rinascita.
Un saluto fatto a lui da una persona speciale che scoprirete leggendo e che suona come musica.
Proprio da quell’addio, la vita di Mr Chips subisce una trasformazione radicale, uno stravolgimento al meglio che sarà capace di riscrivere il destino di un uomo insicuro e spento.
La perdita, la pensione ed il ritorno nel mondo del lavoro sono state scosse che Chips ha assorbito bene. La pacatezza, il grande equilibrio e la semplicità della sua vita hanno spianato i dossi della strada che percorreva anno dopo anno nonostante il lutto e la guerra mondiale.
Uomo dignitoso, cavaliere nell’animo.
Cosa regala questo libro? La certezza che non è la materia a fare un buono studente ma soprattutto la persona; la conferma che essere un docente è una missione che può impegnare anima e corpo e lasciare traccia.
Ma forse la cosa che rimane più impressa in questa lettura è il bisogno di semplicità. Sono i piccoli gesti, le scelte comuni, le banalità quei piccoli obiettivi che ci spingono avanti, che ci rendono vivi e attivi indipendentemente dall’età che abbiamo.
Il professor Chips incarna perfettamente quest’idea ed è proprio per questo che fino alla fine dei suoi giorni è rimasto senza età.
Veramente piacevole questo romanzo breve, nella profonda semplicità dell’intreccio risiede proprio la parte più bella. Quanto ci sfugge spesso la normalità? Quanto ci facciamo trascinare dall’essere “più” di qualcun altro e gareggiamo in guerra sterili di mera apparenza?
Ecco questo libro è una piccola lezione di vita. Pensare che l’autore, Hilton, lo scrisse in tutta fretta. Quattro giorno per completarlo senza rileggerlo, mirando ad un compenso che lo avrebbe aiutato economicamente.
La tiepida accoglienza dei lettori inglesi lasciò questa novella in ombra. Solo giunta in America trovò entusiasmo e apprezzamenti talmente elevati da assicurare ad Hilton una vita agiata fino alla fine dei suoi giorni.
Purtroppo ci sono stati tanti refusi, alla fine un po’ disturbanti. Ma la storia è talmente piacevole che  il consiglio rimane quello di leggerla.
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