Estratto da “Addio a Berlino” – Christopher Isherwood

 

“Dalla mia finestra vedo la strada fonda, solenne massiccia. Botteghe seminterrate dove tutto il giorno ardono i lumi, all’ombra di facciate cariche di pesanti balconi, di sporchi frontoni di stucco ornati di scudi, nastri svolazzanti ed altri simboli araldici. Tutto il quartiere è così: strade e strade di case che fanno pensare…”
Isherwood si definisce una macchina fotografica sempre pronta allo scatto. Il suo occhio si posa su una Repubblica di Weimar al tramonto. Regala con le parole fotografie realistiche, suggestive di un mondo che non c’è più. Odori, grigiore, cupezza in attesa del tracollo storico che seguirà e di cui c’è già sentore nell’aria.
E’ un ritratto spietato di uomini e donne che ancora sentono l’eco della Prima Guerra Mondiale.
Lettura cupa, torbida ma terribilmente bella

Addio a Berlino

Autore Christopher Isherwood

Adelphi Editore

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